Sono affascinato dai liuti originali, anche se molto spesso originali non sono né potrebbero essere, visto l’altissimo interesse che avevano continuato a suscitare nel tempo e, di conseguenza, le molte trasformazioni che hanno subito.
Questo è uno dei pochi casi fortunati, raccontato dal liutaio berlinese Wolfgang Emmerich nel suo breve articolo Un “nuovo” liuto di Pietro Raillich con alcune foto dell’originale e della sua copia.
Particolarmente curioso credo sia anche l’emergere -negli ultimi anni abbastanza frequente (per lo meno a mio parere)- di antichi strumenti.
Quest’anno ne sono comparsi almeno due su eBay!
Complimenti per il blog.
ho anch’io una copia del Tielke di cui parli e che hai ordinato. Ti consiglierei di discutere di incatenature e spessori della tavola più che dei legni, perchè non è un liuto che di solito suona particolarmente bene. Il retro del cavigliere traforato, e le decorazioni non sono comunque originali.
Per il liuto attiorbato invece ti consiglierei un diapason più lungo a meno che tu voglia accordarlo in la.
Grazie, Davide. Terrò conto dei consigli!
Sono piacevolmente sorpreso: sei il primo a lasciare un commento.
A presto (spero),